In tanti mi hanno chiesto e altri continuano a chiedermi “Come mai ti sei appassionato alla corsa? Non ti piaceva il calcio?” Il calcio mi piace ancora.
Tutto sommato nelle due attività si fa la stessa cosa: si corre. Nel calcio, per vincere contro un avversario, nella corsa per vincere anche contro se stessi.
Alla mia età, si inizia spesso per preservare la salute e velatamente anche per questioni estetiche.
Poi accade qualcosa, quel “apperò” che riguarda una distanza, un tempo o una gradevole sensazione di stanchezza e sei fregato.
Piano piano ti accorgi che hai bisogno di aria, di albe e di tramonti e tutto quanto si trasforma.
Poi corri, corri e corri.
Involontariamente o no, ti stai preparando per una gara, la tua prima, e cerchi di rinviare il tutto perché ti senti inadeguato.
Vedi tanti volare quando tu corricchi e sei convinto che forse sia troppo tardi.
E allora ti serve un aiuto, una spinta, che ti dica che tutto sommato …è un gioco!
E prendi il coraggio a due mani, ti butti nella mischia e mentre arriva il giorno della tua prima gara,
Speri solo di non arrivare ultimo o peggio alzare bandiera bianca.
Ma non c’è tempo.
Il giorno è arrivato sei sulla griglia di partenza: sei tu e “tu”, il cuore a mille e ti manca il respiro ancor prima di partire.
Poi arriva la musica, non capisci niente, senti un botto e un fiume di persone ti superano a destra e a sinistra…e parti.
I primi metri, quelli che pensavi ti facessero tremare, li lasci dietro le spalle e poi comincia l’avventura…che spero duri tantissimo!
Ho ancora tante gare da vincere contro me stesso e ancora tante albe, tramonti e aria…aria
Enrico Pistone