Varie

La dorsale del triangolo Lariano è, per chi ama correre in montagna, una classica.
Il sentiero che si snoda tra Como e Bellagio regala scorci fantastici con salite impegnative alternate a tratti molto corribili, tante sono le varianti che ti permettono di fare dai 36 km (D+1800 circa) fino ad oltre 40 km con 2300 metri di dislivello positivo. Insomma ce n’è per tutti i gusti.
Personalmente adoro questo percorso e qualche settimana fa sono tornato a calpestare questi sentieri a me molto cari.
Gli ultimi 2 anni sono stati per me molto difficili, hanno messo a dura prova il mio fisico ed anche la mia mente perché possiamo essere forti quanto vogliamo ma quando la salute ti “abbandona”, dopo un po’, anche la testa si lascia andare, tutto si supera ma spesso serve l’aiuto di chi ti è caro. Io posso e devo dire che, in primis la mia famiglia, ho avuto tanti amici e compagni di squadra che non mi hanno mai lasciato solo. Ma non son qua per raccontarvi le mie disavventure quanto per raccontarvi della mia rinascita, del mio tornare a correre su un percorso che, come ho detto poc’anzi, adoro.

Una calda domenica di settembre decido che è arrivato il momento, dopo aver passato le mie vacanze in montagna ed aver testato la mia forma fisica non al top (grazie Fabio per avermi distrutto quel giorno a Les Deux alpes) per affrontare i 36 km della dorsale, a farmi compagnia in questo breve viaggio c’era la mia amica e compagna di squadra Evelin e sin dalla partenza troviamo il passo giusto sia sulle salite più impegnative (la San Donato) che nei tratti mangia e bevi dove riusciamo a correre a buon ritmo ed anche a chiacchierare.
Per chi ben mi conosce sa che sono un chiacchierone e devo dire che tra argomenti seri e cavolate sono stati ben pochi i momenti di silenzio ed è così che in breve raggiungiamo il Rifugio Riella e da lì alla Colma di Sormano dove, come sempre di domenica, c’è un sacco di ciclisti e motociclisti ma noi tiriamo dritti sul sentiero che porta a Terrabiotta. Siamo in perfetta sintonia, le gambe girano bene e ci basta uno sguardo per passare dalla corsa alla camminata veloce per tirar il fiato. Sto bene, sono sereno ed in ottima compagnia, le belle sensazioni ed i buoni pensieri mettono in un angolo i momenti difficili e la tristezza dei mesi passati.

Terrabiotta si trova ai piedi del monte San Primo e segna l’inizio della lunga e interminabile discesa verso Bellagio che affrontiamo a manetta perché …. C’è la corriera da prendere e perderla … non sia mai!!!
Beh arriviamo a San Giovanni che la corriera è passata da 3 minuti, non ci resta che aspettare la prossima (dopo 2 ore), nell’attesa andiamo a mangiarci un panino e bere una birretta per festeggiare il la bella giornata passata insieme.

Io sono felice, quella felicità che solo lo sport ti sa dare.

La corsa è VITA, a me da tanto e questa domenica mi ha fatto rinascere, è tornata la fiducia e la voglia di correre.

Son grato alla mia famiglia, i miei amici e alla MIA squadra per avermi sostenuto ed essermi stati vicini.

Grazie e perdonatemi se mi son dilungato troppo nel raccontarvi la mia “avventura”.

Buone corse a tutti.

Aurelio

[La resa non è il mio credo – cit. Gunny]