Fare il Cammino di Santiago è un’esperienza talmente piena che, una volta provata la dimensione del pellegrino, è difficile ritornare alla società con i comfort, ma con anche i bisogni futili del quotidiano. A me questa atmosfera ha creato una positiva dipendenza per ben due anni, avvolta da quella sensazione provata di forza e di energia.
Il primo anno sono andata con un amico, decisi a fare il tratto Leon -Santiago: lo spirito era quello di voler fare il maggior numero di chilometri possibile per ogni tappa in modo tale da arrivare alla meta, Santiago di Compostela. Ma poi, una volta raggiunta la destinazione, era così strano essere di nuovo nella “realtà” che per fare durare di più quest’avventura ho proseguito da sola fino a Finisterre. Finisterre è il km 0, dove un paesaggio mozzafiato mi ha accolta in un mattino di metà agosto. Non ho bruciato nessun indumento come vorrebbe la tradizione, ma ho fatto un bel bagno nell’oceano. Inutile dire che tornare a casa e lasciare questi luoghi è stato molto difficile e che, durante l’intero anno, il pensiero di rivivere quest’avventura partendo dall’inizio, da Saint- Jean- Pied- de- Port, è stato sempre vivo e costante.
Una volta arrivata l’estate successiva, ho preso un volo direzione Bordeaux per poi, cambiando due treni, arrivare al paesino di Saint Jean. Sono partita da sola, che poi sul Cammino non lo si è mai, con l’idea di arrivare a Santiago, anche se questa volta la meta era un po’ superflua, visto che io volevo riuscire a godere di ciascuna tappa. La mia nuova avventura in cammino è iniziata prima dell’alba di un giorno di fine luglio. Ricordo ancora l’emozione di trovarmi di nuovo su quel percorso così magico, l’indossare di nuovo il mio zaino che per quel periodo sarebbe stato la mia casa. Stavo camminando sui Pirenei verso la Spagna quando ha iniziato ad albeggiare: la prima alba di una lunga fila. I momenti da sola sono stati solamente una mia scelta, infatti il bello di questa avventura è che permette di trascorrere del tempo in solitaria e altrettanto in compagnia. Tante sono state le persone che ho incontrato, ognuna con un motivo diverso che l’ha portata a fare questo percorso e ognuno di questi incontri mi ha arricchita: alcuni sono rimasti per una birra, altri per l’intero Cammino e con altri sono ancora in contatto. È difficile raccontare le emozioni e la bellezza dello stare insieme, ma posso dire che ripartirei subito. Purtroppo non sono riuscita ad arrivare fino a Santiago per cause indipendenti dalla mia volontà, ma certamente ritornerò su quel percorso.
Laura Masciocchi